Cina:
Il simulatore di parto per uomini, coi relativi dolori indotti su coloro che
vogliano sottoporvisi.
PECHINO - In
Cina ci sono uomini così generosi con la propria compagna da voler addirittura
condividere con lei i dolori del parto. Una clinica della provincia di Shandong offre infatti un curioso test.
Agli uomini
che si offrono volontari vengono sistemati degli elettrodi sul ventre che
grazie a piccole scariche elettriche provocano dolori sempre più forti.
Il test dura
cinque minuti e, considerando che un travaglio vero può durare anche 24 ore,
sembra poca cosa. Eppure, raccontano le ostetriche che guidano il test, la
maggior parte degli uomini implora pietà dopo 1 minuto.
“Dato che
tutte le donne danno alla luce dei bambini e il parto di solito richiede molto
tempo, ho sempre pensato che fosse qualcosa di naturale e abbastanza
sopportabile per le donne”, racconta Wu Jianlong, la cui fidanzata è incinta di 3 mesi. Wu è stato il soggetto più coraggioso: ha raggiunto il
livello dieci di intensità prima di urlare all’infermiera di fermare il test,
sconvolto dal dolore. “Questo esperimento – dice Wu
con un filo di voce e ancora provato – ha completamente cambiato il mio modo di
vedere il parto”.
Michelangelo Buonarroti.
La cacciata dal giardino dell’Eden.
Roma, Cappella Sistina (1510).
PARTORAI NEL DOLORE - Questa notizia dei simulatori di
parto per uomini, si presta a molte considerazioni e conferma: a) il
carattere gnostico della Rivoluzione, che vorrebbe rifare e rimodellare la
natura diversamente da come Dio la creò, negando e rovesciando anche le
differenze più elementari e biologiche fra i sessi; b) dimostra un odio feroce nei
riguardi del genere maschile, un’autentica misandria, mossa da spirito
egualitario e da invidia, al punto da infliggere sadicamente a questo genere,
al miglior sesso, come si diceva un
tempo, sofferenze inutili; c) snatura la medicina dalle sue nobili finalità,
medicina la cui missione è quella di alleviare il dolore, non di provocarlo per
puro divertimento o per sfida o per insana curiosità di sperimentare; d) viene
tranquillamente dichiarato che i dolori indotti dal simulatore non sono nemmeno
paragonabili a quelli di un autentico parto, a riprova che si tratta soltanto
d’ideologia egualitaria e non di scienza; dunque, quale affidabilità, anche in
relazione alla diversa soglia di sopportazione del dolore fra un soggetto e
l’altro?; e)
l’esperimento non viene condotto su altre donne, che non hanno avuto figli,
magari per familiarizzarle con il puerperio e le sue doglie, no, oggetto
dell’induzione artificiale del dolore, guarda caso, sono solo i maschietti, che
la Rivoluzione vorrebbe incinti, se potesse, rovesciando così completamente il
piano di Dio sull’uomo, sulla donna e sulla generazione, come vorrebbe
l’ideologia del gender; f) mira
a svincolare le sofferenze del parto dalla condanna biblica sulla donna,
conseguente al peccato di Eva, la quale fu sedotta e non Adamo; g)
favorendo il lavoro femminile, la Rivoluzione tende altresì a svincolare questa
condanna biblica, conseguente alla colpa originale e che incombe specificamente
sul genere maschile dei discendenti in Adamo (non già perché fu sedotto dal
demonio, ma perché ascoltò Eva) facendone ricadere le conseguenze anche sul
genere femminile; h) in omaggio alla ginecocrazia, vorrebbe far
credere che le donne soffrano, e molto di più, degli uomini, quando (parto
escluso) nella storia dell’umanità accade esattamente il contrario; eppure
nessuno si sogna di far provare alle donne le fatiche dei lavori pesanti e
usuranti, dei morti sul lavoro, le torture, le cicatrici e le ferite indotte
dai malvagi o dalla guerra o dall’esercizio della violenza fisica, che sono (da
sempre e sempre saranno) prerogative presso che esclusivamente maschili. Senza
che nessuno se ne lamenti. E delle quali sofferenze alla Rivoluzione,
egualitaria, nulla importa. Insomma l’opzione dell’ospedale cinese è
spaventosamente ideologica, di là da ogni altra apparente considerazione o pseudomotivazione (di comprensione o di assistenza a colei
ch’è la madre dei propri figli) con cui si voglia ammantarla. M.G.R.
Alla donna disse:
"Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
nel dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarai attratta,
ma egli ti dominerà" (Genesi 3, 16).