Domenica 27 febbraio 2005

Cronaca p. 15



Famiglia e Civiltà, Lega Nord e Padania Cristiana hanno contrastato così la sfilata omosessuale

Via Crucis, sit-in e tavola rotonda le «contromisure» messe in atto

di Chiara Tajoli

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Il primo evento, il convegno, si è tenuto in mattinata in sala rossa ed è stato organizzato dall’associazione Famiglia e Civiltà, in collaborazione col Gruppo consiliare provinciale Lega Nord-Liga Veneta Padania. Tra gli altri, sono intervenuti monsignor Ignacio Barreiro, responsabile dell’associazione «Vita umana internazionale», l’onorevole Francesca Martini, l’assessore provinciale alla Famiglia di Forza Italia Marialuisa Tezza, Flavio Tosi, il segretario provinciale della lega Nord Matteo Bragantini, Alberto Benetti, consigliere comunale dell’Udc, e Palmarino Zoccatelli, presidente dell’associazione Famiglia e Civiltà, che ha moderato l’incontro.
Durante il convegno è stata anche presentata una sottoscrizione, firmata da 70 politici veronesi, finalizzata a tutelare e promuovere la famiglia come società retta sul matrimonio tra uomo e donna. La prima a prendere la parola è stata l’onorevole Martini. «Avevamo chiesto l’abolizione di questa manifestazione, alla luce del gravissimo fatto di sangue accaduto nei giorni scorsi a Verona, ma il nostro appello non è stato ascoltato», ha detto amareggiata. «Questo corteo è una strumentalizzazione degli orientamenti sessuali di persone che rispettiamo, ma ribadiamo che la loro scelta deve restare privata».
«La pretesa di equiparazione dell’unione tra due donne o due uomini non è possibile, perché non ha nulla a che fare con la famiglia riconosciuta dalla Costituzione», ha proseguito. «L’unica vera famiglia è quella fondata sul matrimonio tra uomo e donna e le istituzioni hanno il dovere di difenderla». Monsignor Barreiro ha condannato le relazioni omosessuali, sottolineando che permettere alle coppie omosessuale di avere bambini causerebbe gravi danni morali e psicologici ai figli. «E questo non lo dice solo la Chiesa, ma anche tanti psicologi laici», ha affermato.
Marialuisa Tezza ha sollevato altre due questioni: il riconoscimento sempre maggiore delle coppie di fatto («Solo il matrimonio può essere il fulcro dei valori etici fondamentali», ha detto) e le continue separazioni. Motivo per cui si sta attivando per organizzare corsi anche per chi si sposa col rito civile. Benetti è quindi tornato sull’argomento «del giorno», ribadendo la necessità di non tacere di fronte ad eventi che possono minare la famiglia. «Certe situazioni non posono essere accettate: la famiglia deve essere difesa e sostenuta».
«Dietro il Gay Pride c’è il disegno della sinistra di minare i valori fondanti della nostra società», ha aggiunto Tosi. «Come dimostra anche il fatto che c’è chi, per risolvere il problema dell natalità, punta a far arrivare gli immigrati invece di potenziare la politica a favore della famiglia. Il pericolo è che vengano contrabbandati come normali comportamenti che in realtà non lo sono, distruggendo così il nostro modello sociale».